Weedy, la mascotte del nostro museo, è un erbaccia... in inglese il termine weed significa pianta infestante. Scegliere come mascotte un'erba considerata infestante è significativo perchè le "erbacce" sono le piante più resistenti, pioniere e che senza l'aiuto di nessuno colonizzano e rendono possibile la vita sul nostro pianeta, quindi ci pare giusto dare finalmente spazio anche a queste piante sempre combattute dall'uomo come nemiche.
Weedy ci spiega dove le è capitato di nascere, in che tipo di terreno/ambiente e come deciderà di sviluppare le radici per gestire al meglio le risorse.
Ma sentiamo direttamente cosa ci dice Weedy:
Ciao, io sono una pianta erbacea della famiglia delle graminacee, di solito mi chiamano erbaccia o gramigna, qui nelle Langhe mi chiamano gramun, significa molto malvagio… bè io sono una pianta considerata dall’uomo infestante perciò c’è un’eterna battaglia… A me è capitato di nascere nell’orto del Bosco delle Galline Volanti, qui abbiamo la vita un po’ più facile, infatti se proprio non stai addosso ad una giovane orticola, ti lasciano vivere perché nell’agricoltura naturale si è capito che la biodiversità è molto importante. Io posso essere la casa per insetti benefici e con le mie radici contribuisco a mantenere il terreno friabile e allo steso tempo posso ospitare e favorire la diffusione di microorganismi importanti per il terreno e perciò per la fertilità del suolo.
I momenti in cui la mascotte "parla" sono stampati in un fumetto su un pannello a parte, fustellato e poi applicato al pannello principale, in modo da renderlo vagamente 3D o comunque per sottolinearlo e dargli una sua "area" riconoscibile e non semplicemente inserito nei pannelli a muro, è anche un modo per dividere un pò la sfera più "seria" e "scientifica" da quella più ludica. Esso è anche abbinato al numero della postazione che definisce il percorso. Un modo per attrarre i bambini lungo il percorso, ci si sposta da una postazione all'altra andando a leggere cosa ci racconta Weedy.