Il trifulau, il patentino e la regolamentazione

È il tesserino d’idoneità per la raccolta del tartufo, indispensabile se si vuole intraprendere questa attività sia come hobby che come vero e proprio lavoro. Viene rilasciato dalla Provincia dopo un apposito esame a risposte multiple e vale su tutto il territorio nazionale per 10 anni, rinnovabili. Nel 2018 sono stati rilasciati dalla Provincia di Cuneo circa 2000 tesserini. La Provincia, tramite i suoi agenti di polizia faunistica, svolge anche funzioni di controllo sui tesserini, per cui è meglio non rischiare improvvisandosi tartufaio senza apposita autorizzazione!

Certamente: in provincia di Cuneo c’è la legge 16 dicembre 1985, n. 752 "Normativa quadro in materia di raccolta, coltivazione e commercio dei tartufi freschi o conservati destinati al consumo" (GU n.300 del 21-12-1985 ), la Legge Regionale 25 giugno 2008, n. 16 “Norme in materia di raccolta e coltivazione dei tartufi e di valorizzazione del patrimonio tartufigeno regionale” (B.U. 3 luglio 2008, n. 27) e le disposizioni attuative della Legge regionale emanate con D.G.R. n. 5-13189 del febbraio 2010 (B.U. n. 8 del 25 febbraio 2010). Oltre al tesserino e alla tassa regionale da pagare ogni anno, ci sono altre direttive: si utilizza il cane appositamente addestrato e ogni tartufaio ne deve averne uno solo con sé e non due contemporaneamente; bisogna attrezzarsi di vanghetto o zappino o comunque di uno strumento apposito con lama di massimo 8 cm di larghezza per scavare solamente nel punto in cui il cane ha segnalato l’eventuale presenza del tartufo; è obbligatorio ricolmare le buche con la terra prelevata durante lo scavo e appiattire nuovamente il terreno; è vietato fare buche a caso senza segnalazione del cane; è proibito raccogliere tartufi non segnalati, immaturi o avariati.

Naturalmente no, solamente il proprietario può raccogliere i tartufi nella sua tartufaia privata, e non ha nemmeno bisogno di avere il tesserino d’idoneità. Queste tartufaie devono essere state autorizzate dalla Provincia e per questo bisogna farne richiesta compilando un’apposita modulistica, dopodiché in caso di approvazione, le tartufaie riconosciute devono essere delimitate da apposite tabelle.

In Piemonte ci sono regole ben precise per la raccolta delle diverse tipologie di tartufo e queste sono state stabilite con la legge regionale 16/2008 "Norme in materia di raccolta e coltivazione dei tartufi e di valorizzazione del patrimonio tartufigeno regionale".  Il tartufo bianco d’Alba ha un periodo di raccolta che va dal 21 Settembre al 31 Gennaio, la raccolta del tartufo nero pregiato invece avviene dal 1 Dicembre al 15 Marzo, il tartufo estivo dal 1 Giugno al 31 Agosto e dal 21 Settembre al 30 Novembre, il tartufo nero invernale dal 15 Dicembre al 15 Marzo, il tartufo bianchetto dal 15 Gennaio al 30 Aprile, il tartufo nero liscio dal 21 Settembre al 31 Dicembre. La raccolta è vietata per tutte le specie di tartufo dal 1 Maggio al 31 Maggio e dal 1 Settembre al 20 Settembre per fare in modo che i tartufi possano maturare senza essere raccolti troppo precocemente.