Il tartufo in cucina
Sì, infatti è sempre meglio non esagerare con le quantità, dato che si tratta comunque di un fungo. Pensate che si narra che il duca di Clarence, figlio di Edoardo III d’Inghilterra, venne ad Alba nel 1368 e dopo aver banchettato con vino e tartufo, il duca non resse e morì di indigestione per tartufo, come ci fa sapere il cronista. Comunque è più probabile che la morte sia sopraggiunta a causa di una congestione. E persino il comico Beppe Grillo dichiarò di essere stato male per via del troppo tartufo Bianco d’Alba abbondantemente mangiato.
- Visite: 1728
Molti dicono di sì, perché sarebbe in grado di provocare un’intensa sensazione di benessere in noi. E già lo pensavano i Greci e i Romani. Inoltre i risultati di un esperimento del 1978 eseguito dal dipartimento di Psicologia dell’Università di Birmingham confermerebbero questa sua caratteristica: ad alcuni volontari vennero mostrate foto di donne alle quali dovevano dare un giudizio da 1 a 10 e si notò come alcuni di loro avessero espresso un voto di media più alto rispetto agli altri partecipanti ed erano le persone alle quali si era fatto annusare del tartufo bianco. Lo stesso esperimento venne ripetuto nel 2011 in occasione della Mostra mercato nazionale del tartufo bianco e dei prodotti agroalimentari di Gubbio, e si giunse allo stesso esito. Forse non è solo una leggenda…provare per credere!
- Visite: 1308
La cosa migliore sarebbe quella di consumarlo il prima possibile, per gustare appieno tutto il suo aroma e non rischiare di perdere nessuna delle sue sfumature. Ma se dovete mantenerlo perché dovete utilizzarlo per una cena programmata qualche giorno dopo, ecco alcuni consigli: potete avvolgerlo in un pezzo di carta da cucina e riporlo in frigorifero (al massimo per una settimana), mi raccomando abbiate l’avvertenza di cambiare la carta una volta al giorno. Oppure potete mettere il tartufo sott’olio, e quindi in frigo (al massimo per 7-10 giorni), poi non buttate l’olio perché risulterà leggermente aromatizzato e dunque potete servirvene per le vostre ricette. Infine si può anche congelare, riponendolo in freezer e in questo modo si conserverà fino a 12 mesi. Non dimenticate però che con questo metodo, quando scongelerete il tartufo, grattugiatelo da scongelare altrimenti diventerà molliccio e dunque difficilmente inutilizzabile. Se ne avete la possibilità, potete metterlo sottovuoto per una maggiore conservazione.
- Visite: 1293
Secondo tradizione langarola si grattugia su un bel piatto di tajarin (tagliolini molto sottili) oppure sulla carne cruda piemontese o anche solo su un uovo al tegamino. Risalta il piatto e ne lascia un sapore particolare e memorabile. Naturalmente il tutto viene accompagnato da un calice di buon vino delle nostre terre. I grandi chef stellati poi si inventano ogni giorno piatti più o meno elaborati con cui esaltare il prezioso ingrediente, per esempio Lo chef Maurilio Garola che lavora alla Ciau del Tornavento, una stella Michelin, usa il tartufo con la panna cotta, ma non solo quelli italiani, per esempio Björn Frantzén, due stelle Michelin, a Stoccolma lo usa con le capesante.
- Visite: 1243