Come e dove cresce il tartufo
Sono stati rintracciati tartufi fino a un massimo di 1 metro di profondità sotto terra. Tuttavia possiamo ritrovare i corpi fruttiferi di questo fungo anche a soli pochi centimetri sotto i nostri piedi. Sono stati rintracciati tartufi fino a un massimo di 1 metro di profondità sotto terra. Tuttavia possiamo ritrovare i corpi fruttiferi di questo fungo anche a soli pochi centimetri sotto i nostri piedi.
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Purtroppo sì, come ci fa presente la scienza. A causa dell’aumento della temperatura globale, di 2 o 3 gradi in più rispetto ad ora entro il 2100. Questo potrà considerevolmente sfavorire la comparsa di questo famoso fungo nei nostri boschi, infatti si prevede che la produzione europea di tartufo diminuirà tra il 78 e il 100% tra il 2071 e il 2100. Quello più a rischio sarebbe il tartufo nero, destinato a scomparire entro al fine del nostro secolo, secondo gli studi.
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È un terreno particolarmente produttivo di tartufi. Ne esistono di naturali, controllate e coltivate. Le prime sono quelle conosciute dai trifolai, che non svelerebbero a nessuno. Le tartufaie controllate invece sono quelle in cui l’uomo opera per favorire la nascita del tartufo mettendo a dimora minimo 30 piante micorizzate. Infine le tartufaie coltivate si chiamano così quando le piante sono almeno 100 e quindi c’è più intervento da parte dell’uomo dato che vengono create appositamente per la coltivazione del tartufo. Nelle tartufaie controllate e coltivate, solo i proprietari possono accedervi per raccogliere i tartufi e non hanno l’obbligo di possedere il tesserino di idoneità alla raccolta.
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Sì, nelle tartufaie coltivate, e questo processo si chiama tartuficoltura. Ma non è proprio una passeggiata: bisogna trovare il terreno giusto, con le giuste componenti, e poi ci devono essere le giuste condizioni climatiche e le spore devono instaurare la corretta simbiosi con la pianta ospitante. C’è ancora un alone di mistero sulla coltivazione di questo fungo. La coltivazione del tartufo bianco ha dato scarsi risultati e per questo rimane ancora oggi il tartufo più pregiato, proprio perché non si riesce a coltivare. Inoltre bisogna attendere 7-10 anni prima di poter raccogliere i primi tartufi da una tartufaia coltivata.
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